Anche i fabbricati cosiddetti rurali rientrano nel superbonus 110%. Secondo l’articolo 4 del Decreto, infatti, la super detrazione spetta alle ““persone fisiche, agli enti e ai soggetti di cui all’art. 5 del TUIR, non titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per la esecuzione degli interventi di cui ai predetti commi sugli edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, posseduti o detenuti”.
Fabbricati rurali: le caratteristiche per accedere al superbonus 110%
Più precisamente, la legge italiana riconosce in termini fiscali una serie di “destinazioni” con la caratteristica della ruralità con particolare riferimento a quegli immobili destinati a qualcuna o più delle seguenti attività:
- alla protezione delle piante;
- alla conservazione dei prodotti agricoli;
- alla custodia delle macchine agricole, degli attrezzi e delle scorte occorrenti per la coltivazione e l’allevamento;
- all’allevamento e al ricovero degli animali;
- all’agriturismo;
- ad abitazione dei dipendenti esercenti attività agricole nell’azienda a tempo indeterminato o a tempo determinato per un numero annuo di giornate lavorative superiore a 100, assunti in conformità’ alla normativa vigente in materia di collocamento;
- alle persone addette all’attività di alpeggio in zona di montagna;
- ad uso di ufficio dell’azienda agricola;
- alla manipolazione, trasformazione, conservazione, valorizzazione o commercializzazione dei prodotti agricoli, anche se effettuate da cooperative e loro consorzi;
- all’esercizio dell’attività agricola in maso chiuso.
Il legislatore sempre in materia fiscale, ammette il carattere di ruralità anche agli immobili abitativi laddove siano soddisfatte le seguenti condizioni:
L’uso del fabbricato come abitazione: le indcazioni fondamentali
Il fabbricato deve essere utilizzato come abitazione:
- dal soggetto proprietario o titolare di altro diritto reale (usufrutto, enfiteusi, ecc.) sul terreno per esigenze connesse all’attività agricola svolta (occorre rivestire la qualifica di imprenditore agricolo ed essere iscritti nel registro delle imprese);
- dall’affittuario del terreno stesso o dal soggetto che con altro titolo idoneo conduce il terreno a cui l’immobile è legato (occorre rivestire la qualifica di imprenditore agricolo ed essere iscritti nel registro delle imprese);
- dai familiari conviventi a carico dei soggetti di cui ai due punti precedenti risultanti dalle certificazioni anagrafiche; da coadiuvanti iscritti come tali a fini previdenziali;
- da soggetti titolari di trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività svolta in agricoltura;
- da uno dei soci o amministratori delle società agricole aventi la qualifica di imprenditore agricolo professionale (occorre rivestire la qualifica di imprenditore agricolo ed essere iscritti nel registro delle imprese).
Altre carateristiche per accedere al superbonus 110%
- il terreno relativo al fabbricato deve essere di una superficie che non sia inferiore a 10.000 metri quadrati ed essere censito al catasto; se i terreni con attribuzione di reddito agrario nel caso in cui sul terreno siano praticate colture in serra, la funghicoltura o altra coltura intensiva, oppure il terreno si trova in un comune considerato “montano” il limite è ridotto a 3.000 metri quadrati);
- il volume d’affari che deriva dalle attività agricole di chi conduce il terreno deve risultare superiore alla metà del suo reddito complessivo, determinato senza tenere conto dei trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività svolta in agricoltura (se il terreno è situato in un comune considerato montano il volume di affari deve risultare superiore ad un quarto del suo reddito complessivo, determinato secondo la disposizione del periodo).
Non a tutti gli immobili è riconosciuto il carattere di ruralità: le unità immobiliari di categoria A/1 e A/8 ovvero di lusso, sono escluse.
Illustration by Emiliano Ponzi