A sostenere le spese per la riqualificazione di palazzi e condomini arriva il bonus facciate. Si tratta di una sorpresa arrivata nel riassunto con cui il governo ha elencato i 12 punti del decreto fiscale e della Legge di Bilancio 2020 che è stato trasmesso all’UE.
Pensato per “dare un nuovo volto alle nostre città” questo provvedimento, previsto per il 2020, consiste in “una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici”.
BONUS FACCIATE: COME FUNZIONA
Il Bonus facciate introduce per il 2020 un credito d’imposta del 90% per le spese sostenute per il restauro e il recupero delle facciate degli edifici e ha come scopo quello di rilanciare la cura degli stabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio e di implementare il risparmio energetico.
Lo schema di manovra previsto è, quindi, l’applicazione dello sgravio al 90% della spesa sostenuta, senza limiti di spesa. Al momento, però, non è prevista la cessione del credito in quanto questa agevolazione è stata pensata per altre tipologie di bonus edilizi come ecobonus e sisma bonus.
Rimangono ferme, invece, le regole dell’articolo 16 – bis del testo unico delle imposte sui redditi.
Lo sgravio, infatti, viene ripartito in dieci quote annuali dello stesso importo e nel caso di vendita, l’agevolazione viene trasmessa all’acquirente mentre n caso di decesso va agli eredi.
REQUISITI
Per avere diritto al bonus facciate sono necessari questi requisiti:
1 Ristrutturazione della facciata dell’immobile, che sia casa singola oppure condominio.
2 L’immobile può trovarsi sia in un centro storico che in una periferia
COME FARE LA DOMANDA
Non esiste un particolare modulo da compilare, ma la procedura è abbastanza semplice:
INIZIO LAVORI Il direttore dei lavori invia al Comune interessato le diverse comunicazioni d’obbligo.
TERMINE LAVORI Quando i proprietari, terminati i lavori, pagano il corrispettivo con un bonifico parlante (ovvero in cui sono inseriti vari dati come il nome, la P.IVA della ditta che ha effettuato i valori, codice fiscale, etc.)
L’IMPRESA CHE EMETTE LA FATTURA laddove è presentata l’apposita dicitura che si riferisce al bonus
QUANDO PRESENTI LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI l’anno successivo, devi consegnare al tuo consulente fiscale la fattura e la ricevuta del bonifico parlante. Effettuate tutte queste operazioni il consulente fiscale può inserire la spesa nella dichiarazione dei redditi da inviare all’Agenzia delle Entrate.
A QUESTO PUNTO COSA SUCCEDE
Bisogna solo attendere luglio/agosto quando riceverai nella tua busta paga il rimborso IRPEF.
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